Fate ogni cosa per la gloria di Dio (1Cor. 10, 31)

Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

venerdì 30 dicembre 2011

Dalla "Lettera a Diogneto": Dio rivelò il suo amore per mezzo del Figlio

Nessun uomo in verità ha mai visto Dio né lo ha fatto conoscere, ma egli stesso si è rivelato. E si è rivelato nella fede, alla quale soltanto è concesso di vedere Dio. Infatti Dio, Signore e Creatore dell'universo, colui che ha dato origine ad ogni cosa e tutto ha disposto secondo un ordine, non solo ama gli uomini, ma è anche longanime.

Ed egli fu sempre così, lo è ancora e lo sarà: amorevole, buono, tollerante, fedele; lui solo è davvero buono. E avendo egli concepito nel cuore un disegno grande e ineffabile, lo comunica al solo suo Figlio. Per tutto il tempo dunque in cui conservava e custodiva nel mistero il suo piano sapiente, sembrava che ci trascurasse e non si desse pensiero di noi; ma quando per mezzo del suo Figlio prediletto rivelò e rese noto ciò che era stato preparato dall'inizio, tutto insieme egli ci offrì: godere dei suoi benefici e contemplarli e capirli. Chi di noi si sarebbe aspettati tutti questi favori? Dopo aver tutto disposto dentro di sé assieme al Figlio, permise che noi fino al tempo anzidetto rimanessimo in balia d'istinti disordinati e fossimo trascinati fuori della retta via dai piaceri e dalle cupidigie, seguendo il nostro arbitrio.

giovedì 15 dicembre 2011

Breve esposizione critica della dottrina romano-cattolica sulla concezione immacolata della Santa Vergine

Di san Justin Popovic - da Dogmatique de l’Église orthodoxe, tomo 2.

I cattolici romani hanno alterato e corrotto questa verità sulla santissima Madre di Dio rivelata da Dio alla Chiesa una, santa, cattolica apostolica, inventando di sana pianta il loro dogma sulla concezione immacolata della santa Vergine Maria. Prima di tutto questo dogma è un’invenzione teologica apparsa nel secolo IX in Spagna negli scritti di Paschasio Radberto, scrittore allora celebre e influente. Egli scriveva: “Dato che la Vergine Maria è tanto solennemente glorificata, si desume chiaramente dall’autorità della Chiesa che quando nacque lei non era sottomessa ad alcun peccato (nullis, quando nata est, subjacuit delictis), e, essendo santificata nel seno di sua madre, non aveva contratto il peccato originale (neque contraxit in utero sanctificata originale peccatum) […]. Ora visto che lei è glorificata dall’autorità della Chiesa, appare chiaramente che ella fu preservata da ogni peccato originale (constat eam ab omni originali peccato immunem fuisse)”.

martedì 13 dicembre 2011

L’ultimo scritto di San Justin Popovic il Nuovo Filosofo (1894 - 1979)

Da “Messaggero Ortodosso”, Roma, agosto-settembre 1979 anno IV, n.7-8, p. 22-23. trad. A. S.
 
Esaminate e controllate: tutto ciò che c’è di buono nell’uomo trae origine da Dio stesso: tutto ciò che è grande, immortale ed ha un valore eterno. Di tutto ciò la gloria spetta a Dio; all’uomo essa spetta in quanto glorifica Dio con ciò che c’è di buono, santo, immortale, eterno. Che cosa si deve lodare e celebrare nell’uomo, che egli non abbia ricevuto da Dio? Chi è intelligente lo vede e se ne rende conto, per cui ascrive a Dio tutta la gloria e tutte le opere gloriose compiute dagli uomini.

Solo le persone di intelligenza limitata e di sentimenti superficiali, incapaci di pensieri profondi, ascrivono agli uomini la gloria delle loro opere. E questa gloria cercano testardamente. Ma tra gli uomini è glorioso, in realtà, solo ciò che è divino, immortale ed eterno.

venerdì 9 dicembre 2011

La ricezione frequente dei Santi Misteri è benefica e salvifica

Part II, Chapter 2 from Concerning Frequent Communion by St. Nikodemos the Hagiorite

This book should be read by all pious Orthodox Christians. It is not a "book only for clergy". Rather, it is one that contains rich Patristic content, written for all the Faithful, and in a way that moves the heart deeply. It will help you draw closer to God by instructing you in the two-fold action of regular ascetic struggle and reception of the Holy Mysteries. This book teaches clearly and convincingly that much Grace is given to those who frequently and worthily partake of Holy Communion. In reading this book you will gain a new appreciation for Holy Communion; will increase your efforts to watch over yourself more carefully; and will endeavour to partake whenever possible.
What follows is the second of three chapters in Part II, "Concerning Frequent Communion". Take note of the other two chapter titles: "It is necessary for the Orthodox to Partake frequently of the Divine body and blood of our Lord,"and "Infrequent Communion causes great harm".

venerdì 2 dicembre 2011

San Giovanni Damasceno (650/750) - Sul venerare verso Oriente

Da "La Fede Ortodossa"

Noi non offriamo venerazione volgendoci verso Oriente superficialmente o a caso. Ma poiché siamo composti di natura visibile e invisibile, ossia intellettuale e sensibile, presentiamo al Creatore anche una duplice venerazione: così come cantiamo con la mente e con le labbra, siamo battezzati con l’acqua e con lo Spirito, e siamo uniti al Cristo in modo duplice partecipando ai sacramenti e alla grazia dello Spirito.

Quindi, poiché “Dio è luce” intellettuale e poiché Cristo è chiamato nelle Scritture “sole di giustizia” e “Oriente”, occorre dedicargli l’Oriente per la venerazione. Infatti bisogna dedicare ogni cosa bella a Dio, dal quale ogni cosa è resa buona.