Un altro documento straordinario su cui meditare, la risposta dei Patriarchi Orientali all’enciclica di Papa Leone XIII (1895) sulla riunificazione.
Ai più sacri e più divinamente amati fratelli in Cristo, i metropoliti ed i vescovi ed il loro venerabile clero ed a tutto il divino ed ortodosso laicato del molto apostolico e patriarcale trono di Costantinopoli.
Ricordando coloro che hanno governato su di voi, che hanno parlato su di voi con la parola di Dio: la cui fede segue, considerando la fine della loro conversazione.
“Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e nei secoli. Non lasciatevi trasportare da dottrine varie e peregrine.” (Ebrei 13,8-9).
I. Ogni anima divina ed ortodossa, che ha uno zelo sincero per la gloria di Dio, è profondamente addolorata e gravata da grande dolore a vedere che colui che detesta ciò che è bene ed è un assassino dal principio, spinto dall’invidia della salvezza dell’uomo, non cessa mai di seminare continuamente diverse tare nel campo del Signore, allo scopo di separare il frumento. Da questa fonte veramente, persino dai primi tempi, sorsero nella Chiesa di Dio tare eretiche, che hanno, in molti modi, fatto devastazione e ancora la fanno della salvezza dell’uomo da parte di Cristo, i quali per di più come cattivi semi e membra corrotte sono giustamente tagliate fuori dal corpo dell’ortodossa cattolica Chiesa di Cristo. Ma in questi ultimi tempi il maligno ha occupato persino intere nazioni della Chiesa ortodossa di Cristo, avendo gonfiato i vescovi di Roma con pensieri d’eccessiva arroganza, cosa che ha originato diverse innovazioni illegali ed anti-evangeliche. E non solamente così, ma per di più i papi di Roma, di tempo in tempo, perseguono modi d’unione conformi alla loro fantasia in maniera assoluta e senza esame, lottano con ogni mezzo per portare ai loro propri errori la cattolica Chiesa di Cristo, che cammina attraverso tutto il mondo non scossa nell’ortodossia della fede trasmessale dai Padri.