Fate ogni cosa per la gloria di Dio (1Cor. 10, 31)

Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

domenica 12 agosto 2012

Dalle Omelie di San Giovanni Crisostomo: sulla carità

La carità è la madre dell’amore, di quell’ amore che caratterizza il cristianesimo, dell’amore che è superiore a ogni miracolo, e che distingue i discepoli di Cristo. La carità agisce come medicina per i nostri peccati, come detersivo che deterge la nostra anima, come scala che porta in cielo. Insieme con la preghiera continua il cristiano ha bisogno anche di praticare continuamente la carità perché la carità è potente sopra ogni cosa e prepara la medicina del perdono.

Neanche la natura dell’acqua ha la forza e la capacità di pulire e di togliere la sporcizia del corpo quanto la forza della carità riesce a pulire la nostra anima. Così come non dovresti, con le mani macchiate dal peccato, cominciare la preghiera, allo stesso modo non dovresti pregare senza praticare la carità verso i nostri fratelli bisognosi. La preghiera è come il fuoco, soprattutto quando proviene da un cuore puro e timoroso di Dio, questo fuoco, però, per arrivare alle volte celesti, ha bisogno di essere alimentato dall’olio; e l’olio che alimenta questo fuoco è la carità verso i nostri fratelli. Dunque, versa olio abbondante, per sentire la gioia e per ottenere che la tua preghiera sia fatta con più vigore. Il seme si chiama carità. Il seminatore, quando va a seminare, non considera che facendo ciò svuota i suoi granai, ma guarda avanti pensando al tempo in cui raccoglierà il frutto della sementa. Perché non esitiamo quando si tratta di seminare sulla terra, nonostante sappiamo delle malattie e degli animali che rovinano il nostro raccolto, ma esitiamo quando si tratta di seminare in cielo? E quale giustificazione troverai quando, seminando sulla terra, speri, facendolo di buon grado, mentre quando dovresti seminare in cielo esiti e ti disinteressi?

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