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Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

lunedì 26 agosto 2013

Una lettera di Mons. Gabriele, al clero e ai fedeli dell’Esarcato

Dal sito del Decanato d’Italia dell'Esarcato

Vladyka Gabriele

Dopo quasi otto mesi di silenzio, eccovi un segno di vita da parte mia, e questo a seguito di un incredibile numero di messaggi di sostegno e di solidarietà ricevuti successivamente alla mia subitanea partenza da Parigi. Voglio scusarmi per questo silenzio e per non avervi risposto. La mia salute nel frattempo è sensibilmente migliorata. Il tumore al cervello è contrastato, a quanto pare con successo, attraverso i trattamenti farmacologici. Ora posso camminare senza bastone, ho riacquistato una voce forte, insomma, sto di nuovo meglio. Da settembre celebrerò gli uffici a Maastricht una domenica al mese, mentre nelle restanti domeniche ho intenzione di visitare le parrocchie in diversi paesi. E una volta pienamente recuperato, ho il desiderio di recarmi regolarmente a Parigi.

Sono convinto che il successo del trattamento medico e il progresso della guarigione siano dovuti alle vostre sante preghiere e voglio ringraziarvi di tutto cuore. Voglio anche esprimere la mia gratitudine a coloro che sono venuti a Maastricht a farmi visita.

Ho capito che la situazione dell’Esarcato è problematica, soprattutto per quanto riguarda l’elezione di un nuovo arcivescovo. Vorrei chiedere a tutti voi di restare uniti e di mantenere l’unità in seno alla vostra parrocchia e tra le parrocchie dell’Esarcato. Io non ho più alcuna autorità, posso solo fare  un appello, perché vi amo tutti. È grazie alla forza di questo amore che noi siamo uniti.

Dio vi benedica!

+ Arcivescovo Gabriele

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