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mercoledì 11 dicembre 2013

Intronizzazione dell’arcivescovo Job di Telmessos

Dal sito dell’Esarcato - Foto: Anton Gelyasov et al.
 
L’intronizzazione dell’arcivescovo Job si è tenuta il 5 dicembre 2013, nella Cattedrale di Sant’Alessandro della Neva, a Parigi, alla presenza di molti chierici e laici di Parigi e della regione parigina, ma soprattutto giunti anche dalla provincia, dal Belgio, dai Paesi Bassi, dall’Inghilterra, dall’Italia e dalla Germania.
 
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La cerimonia è stata presieduta dal metropolita Emmanuel, vescovo della Diocesi del Patriarcato ecumenico in Francia e presidente dell'Assemblea dei vescovi ortodossi di Francia, in rappresentanza del Patriarca Bartolomeo.
 
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La cerimonia di intronizzazione ha avuto luogo al termine della celebrazione della vigilia per la festa del santo principe Alessandro della Neva. Dopo una breve dossologia, l’arciprete Alexis Struve, rettore della cattedrale, ha dato lettura della lettera patriarcale e sinodale annunciando che, nella sua riunione del 2 novembre, il Santo Sinodo del Patriarcato Ecumenico aveva eletto l’archimandrita Job all'episcopato e l’aveva elevato al rango di arcivescovo, ratificando così la scelta dell'Assemblea Generale dell'Arcivescovado del 1° novembre. Poi, il metropolita Emmanuel ha pronunciato un discorso al quale ha risposto l’arcivescovo Job con una allocuzione (vedi i testi qui e qui).  Dopo questo scambio di discorsi, Mons. Emmanuel ha consegnato il pastorale episcopale a Mons. Job che ha benedetto i presenti al canto del "Ton Despotin". Poi, l’arcidiacono Vsevolod Borzakovsky ha proclamato il “ad multos annos” ("mnogolétje") per S.S. il Patriarca Ecumenico Bartolomeo, per il nuovo arcivescovo e per tutte le personalità, chierici e fedeli presenti.  
                                                                                                                                                         
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Erano presenti in prima fila diversi alti ierarchi del Patriarcato Ecumenico: il metropolita Jeremias della Svizzera e il suo ausiliare Mons. Makarios di Lampsakos, il metropolita Nekatrios di Petra (Creta), il metropolita Athenagoras di Belgio, Olanda e Lussemburgo, nonché il metropolita Ignatios dell’Europa occidentale e centrale (Patriarcato di Antiochia), l’arcivescovo Meletios di Khotyn e il vescovo Nestor di Korsun (Patriarcato di Mosca), il vescovo Marc, ausiliare dell'arcidiocesi del Patriarcato di Romania in Europa occidentale e meridionale. Il vescovo Luka (diocesi della Chiesa Ortodossa Serba in Europa occidentale) era rappresentato dal padre Slavisa Sanić, mentre l'arciprete John Jillions, Cancelliere della Chiesa Ortodossa in America (OCA) rappresentava il metropolita Tikhon di Washington.
 
Le altre Chiese e confessioni cristiane erano rappresentate in particolare dal cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, e da Mons. Eric de Moulins-Beaufot, vescovo ausiliare di Parigi, dalla pastora Jan Stranz, in rappresentanza del presidente della Federazione protestante di Francia, dal pastore Jean-Noel Pérès, direttore dell'Istituto di Studi Ecumenici di Parigi, da padre Matthew Harrison, rettore della Chiesa anglicana di Parigi, da Mons. Louka, Vescovo della Chiesa copta in Francia.
 
Le autorità civili francesi erano rappresentate dai responsabili degli Affari religiosi e dei culti ai Ministeri degli Interni e degli Esteri e dal signor François Lebel, sindaco dell'8° arrondissement di Parigi. Erano presenti tra gli ospiti anche alcuni professori dell'Istituto di studi superiori presso il Centro ortodosso del Patriarcato ecumenico di Chambésy, vicino a Ginevra, dell'Istituto Superiore di Liturgia (Istituto Cattolico di Parigi), dell'Istituto di teologia ortodossa Saint- Serge di Parigi e dell’Istituto di teologia ortodossa San Vladimir di New York.
 
La cerimonia di intronizzazione è stata preceduta dalla celebrazione della veglia per la festa di Sant'Alessandro della Neva, presieduta dall’arcivescovo Job, circondato dall’arcivescovo Meletios, dai sacerdoti della cattedrale e dai decani dell'Arcivescovado. I canti sono stati eseguiti dal coro della cattedrale, guidati dal protodiacono Alexander Kedroff. Dopo la cerimonia, l'Amministrazione Diocesana e il Consiglio parrocchiale della cattedrale hanno offerto un ricevimento che si è tenuto sotto una tenda installata a tale scopo nei giardini della chiesa.
 
L’indomani, 6 dicembre (23 novembre, secondo il calendario giuliano), giorno di Sant’Alessandro della Neva e festa patronale della cattedrale, la Divina Liturgia eucaristica è stata presieduta dall’arcivescovo Job, contornato dai vescovi Makarios, Meletios di Khotin e Nestor, da oltre venti preti e da cinque diaconi. Dopo la liturgia, il clero ed i numerosi fedeli presenti si sono ritrovati per un’agape offerta dalla associazione delle signore della parrocchia ("Sestrichestvo").
 
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2 commenti:

  1. Altre magnifiche foto di questo evento cosi' importante in questo sito:
    http://www.flickr.com/photos/111011294@N05/sets/72157638524141423/

    Mica male per una realta' in rapido declino e prossima all'estinzione !

    Sembra proprio che le critiche davvero ingenerose dei detrattori dell'Esarcato russo di Costantinopoli agiscano come preghiere "al contrario" !

    Le maldicenze trasformate in benedizioni?

    Lode a Dio per ogni cosa.


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  2. Carissimo Paolo,

    grazie per questo splendido contributo!

    Sì, effettivamente le Cassandre che vaticinavano l'ormai imminente fine dell' "Ex-arcato" sono rimaste con tre palmi di naso.

    Evidentemente Dio ha altri progetti per noi e noi, pur nella nostra pochezza, cerchiamo di seguire la Sua volontà.

    Sia lode a Dio per tutto!

    Un fraterno abbraccio,
    M.

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