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mercoledì 25 dicembre 2013

Visita pastorale dell’Arcivescovo Job di Telmesso a Sanremo per il centenario della Chiesa russa (1913-2013)

Jov Telmiskago

Dal sito del Decanato d'Italia dell'Esarcato

Sabato 21 e Domenica 22 dicembre 2013, Sua Eminenza l’Arcivescovo Job di Telmesso, Esarca del Patriarca ecumenico, ha effettuato la sua prima visita pastorale in Italia, recandosi alla parrocchia di Cristo Salvatore, Santa Caterina Martire e San Serafino di Sarov a San Remo per celebrare il Centenario della dedicazione della chiesa.

In occasione del centenario Mons. Job ha anche benedetto i primi risultati del programma di restauri recentemente avviato, che ha visto la ricostruzione della croce della cupola centrale, danneggiata l’anno scorso dal maltempo, e ora riportata al suo antico splendore con una nuova doratura, e la realizzazione di un nuovo affresco sull’arco est della navata della chiesa, che prosegue il completamento del ciclo iconografico interno, mai intrapreso in origine a causa delle mutate condizioni della colonia russa di Saremo in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre.

Sabato, dopo il Vespro, Mons. Job ha celebrato una panichida in memoria dei fondatori della parrocchia, a partire dall’Imperatrice Maria Alexandrovna e dal Granduca Alexey Mihailovic, dei membri del comitato di edificazione della chiesa, nonché dei metropoliti e degli arcivescovi che hanno avuto giurisdizione su di essa  e di padre Joan Jankin († 1996), rettore della parrocchia e decano d’Italia per molti anni. Domenica Mons. Job ha celebrato la Divina Liturgia, circondato dal rettore della parrocchia, l’arciprete Sergio Mainoldi, dal parroco, p. Denis Baikov, dai sacerdoti officianti nelle comunità dipendenti dalla parrocchia di Sanremo, lo ieromonaco Marco della comunità di Vigevano e il prete Costel Popa della comunità di Busto Arsizio, nonché dall’arciprete Alexey Yastrebov, rettore della parrocchia delle Sante Donne Mirofore di Venezia (Patriarcato di Mosca).

Presenti diverse centinaia di fedeli, tra i quali, oltre ai parrocchiani di Sanremo, anche i parrocchiani di Vigevano, Busto Arsizio e Venezia, venuti in pellegrinaggio per  l’occasione. Cospicua anche la rappresentanza delle autorità religiose e civili sanremasche, in particolare S.E. il vescovo di Sanremo e Ventimiglia, Mons. Alberto Maria Careggio, il Console generale della Federazione russa a Genova, Dott. Evgeny Miroslavovich Boykov, il vicesindaco di Sanremo, Dott.ssa Claudia Lolli, lo storico dell’Accademia Russa delle Scienze Mihail Talalay, i rappresentanti dell’Associazione Amici del Montenegro.

Dopo la lettura delle Ore, prima dell’inizio della Liturgia, Mons. Job ha benedetto il nuovo affresco che copre l’intero arco est della navata centrale, raffigurante la Madre di Dio del Segno con i profeti, realizzato con maestria dall’iconografo sanpietroburghese Alexander Moltchanov. Dopo il Vangelo Mons. Job ha letto in italiano la sua omelia sulla pericope della Domenica (il Ricco stolto, Lc 12, 16-21), sottolineando come un secolo addietro tra gli aristocratici russi che venivano a soggiornare a Sanremo vi fu chi – a differenza dell’uomo protagonista della parabola – si prese carico di far costruire una chiesa per la celebrazione ortodossa dei Divini Misteri. A fine Liturgia è stato letto il messaggio di Sua Santità il Patriarca ecumenico Bartolomeo I all’Arcivescovo Job per il Centenario della Chiesa di Sanremo, nel quale il Patriarca ha magnificato la memoria dei fondatori della chiesa e ha assicurato la sua paterna sollecitudine verso tutti i russi in diaspora in Occidente nonché verso i fedeli ortodossi di Sanremo.

Vladyka ha quindi consegnato i diplomi di benemerenza ad alcuni parrocchiani che si sono distinti particolarmente nel sostegno alla parrocchia, il sig. Artemij Demidovic, che ha contribuito al rinnovamento degli arredi liturgici e del vestiario sacerdotale, il sig. Georgy Akhobadze, per la donazione che ha permesso la realizzazione del nuovo affresco, e il sig. Viaceslav Kuprianov, fondatore del Comitato per il restauro della Chiesa russa di Sanremo, al quale si deve l’avvio del piano di interventi, a lungo attesi, per la sistemazione della chiesa, dei quali il primo ha riguardato la croce centrale che sovrasta la chiesa.

La stessa croce, sistemata in giardino in attesa di essere rimontata sulla cupola, è stata benedetta dall’Arcivescovo Job dopo la Liturgia. I celebranti, il parrocchiani e gli ospiti hanno potuto consumare un’agape fraterna presso i locali gentilmente messi a disposizione dal Comune di Sanremo nelle dipendenze del Casinò comunale della città. Lunedì, presso la chiesa le Poste italiane hanno predisposto, a partire dalle ore 12, un annullo commemorativo del Centenario, per cui è stato realizzato uno speciale timbro destinato ad affrancare le cartoline commemorative riproducenti un antico disegno della chiesa russa, proposto in una nuova versione ad acquarello dipinta da Alexander Moltchanov.

Link alla galleria fotografica

Croce Arco Arco Arco

Arco Panichida Ingresso Benedizione

Ora Terza Benedizione arco Benedizione Benedizione arco

Benedizione  Liturgia Liturgia

Trisagion  Apostolo Omelia in italiano

Credo Dopo la Comunione Clero della Parrocchia 

Dichirio e trichirio  DiChi 

 Messaggio del Patriarca Benemerenze Viaceslav Kuprianov

  Benedizione della Croce 

   

  Con Costel Consiglio Parrocchiale

Con A. Moltchanov Col Clero Cartolina commemorativa

3 commenti:

  1. Se qualcuno si chiedeva come facessimo a mantenere le nostre chiese storiche senza l'aiuto paternalistico di qualcuno, può farsi un'idea qui…

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  2. Ah! perché, qualcuno si è fatto questa domanda?
    Da non credere...

    Sono stati due giorni davvero bellissimi e intensi, ricchi di gioia spirituale. E ancora più bello è stato constatare quanto i Sanremesi siano affezionati al loro "monumento", infatti c'erano diverse persone del posto che hanno assistito alla benedizione della croce nel cortile ed hanno chiesto informazioni.

    Sia gloria a Dio per tutto!

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  3. E' bello che i benefattori - russi e non russi, georgiani, e persino italiani (ortodossi e non) - della parrocchia di San Remo si sentano vicini a questa magnifica chiesa, in sintonia con il suo percorso storico e attratti dalla sua bellezza.

    La presenza del nuovo Arcivescovo ha posto un sigillo prezioso su questa comunità, e sul bene che si sforza, non senza sacrifici, di custodire.

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