Di San Justin Popovic, L’homme e le Dieu-Homme, L’Âge d’Homme, Lausanne, 1989, p. 140-141.
L’Arianesimo (dottrina di Ario [c.250-c.336] che negava la divinità del Figlio di Dio, di Gesù Cristo) non è stato ancora sepolto, oggi è più alla moda e più diffuso che mai. Si è sparso come l’anima nel corpo dell’Europa contemporanea. Se considerate la cultura dell’Europa, vedrete, sotterraneamente nascosto, l’Arianesimo; tutto si limita all’uomo, e solo a lui, e il Teantropo [= Dio-uomo], il Cristo, è ridotto ai limiti dell’uomo.
È con il fermento dell’Arianesimo che si è sviluppata la filosofia dell’Europa, la sua scienza e la sua civilizzazione, ed in parte la sua religione. Ovunque e sistematicamente, il Cristo è abbassato all’uomo “puro”: conseguentemente il Teantropo è disincarnato. Ario compie continuamente la sua opera. “La Religione nei limiti della pura ragione” di Kant, non è nulla di diverso che la nuova edizione dell’Arianesimo.