Fate ogni cosa per la gloria di Dio (1Cor. 10, 31)

Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

giovedì 29 maggio 2014

San Gregorio Palamas: Omelia 22 sull’Ascensione

Vedete la nostra comune festa e questa letizia, che il nostro Signore Gesù Cristo ha donato, con la sua risurrezione e la sua ascensione, a coloro che credono in lui? Essa è sgorgata dal dolore. Vedete questa vita, o, meglio, questa immortalità? Essa si è manifestata a noi passando attraverso la morte. Vedete la sublime altezza del cielo, verso il quale, innalzato, ascese il Cristo, e la gloriosissima gloria nella quale è glorificato nella carne? Egli la ottenne attraverso l'umiliazione e l'infamia. Così anche l'Apostolo dice di lui: Umiliò se stesso, fattosi obbediente fino alla morte, alla morte di croce. Per questo Dio lo ha innalzato e gli ha dato un nome sopra ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, degli abitatori del cielo, della terra e degli inferi, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore a gloria di Dio Padre.

San Gregorio Palamas: Omelia 21 sull’Ascensione

I giudei festeggiavano la Pasqua della legge, cioè il passaggio dall'Egitto alla terra di Palestina; abbiamo festeggiato anche noi la Pasqua dell'evangelo, cioè il passaggio della nostra natura, innestata in Cristo, dalla morte alla vita, dalla corruzione all'immortalità. Quale discorso potrà dimostrare la superiorità della nostra Pasqua nei confronti delle solennità dell'antica legge e del tema delle antiche feste? Discorso umano non saprebbe esprimere degnamente l'altezza di questa eccellenza; ma la Sapienza consustanziale del Padre, il Verbo di Dio che precede i tempi e le essenze, che nel suo amore si è fatto una cosa sola con noi e con noi ha vissuto, ci ha mostrato oggi il motivo per festeggiare le sue opere, straordinariamente più alto anche di questa altezza.

lunedì 26 maggio 2014

Dichiarazione congiunta del Papa Francesco e del Patriarca Bartolomeo

Dal sito del Decanato d'Italia dell'Esarcato

A seguito del loro primo incontro durante il congiunto pellegrinaggio apostolico a Gerusalemme, Papa Francesco e il Patriarca Ecumenico Bartolomeo hanno firmato una dichiarazione congiunta, di cui riportiamo il testo italiano (Fonte: Asia News). Per il testo francese e inglese qui. I due primati sottolineano la necessità di procedere verso il ristabilimento della piena comunione tra le due Chiese, di promuovere la famiglia fondata sul matrimonio, la cura per il creato e la preghiera per la pace nel mondo.

                                            

martedì 20 maggio 2014

Dai "Capitoli sulla perfezione spirituale" di Diàdoco di Fotice, vescovo

Si deve amare solo Dio

Chi ama se stesso non può amare Dio; chi invece non ama se stesso a motivo delle più importanti ricchezze dell'amore di Dio, costui ama Dio. Da questo deriva che egli non cerca mai la sua gloria, ma la, gloria di Dio. Chi infatti ama se stesso cerca la propria gloria, mentre chi ama Dio cerca la gloria del suo creatore.

E’ proprio dell'anima che sperimenta e ama Dio cercare sempre la sua gloria in tutto ciò che fa, dilettarsi della sottomissione alla sua volontà, perché la gloria appartiene a Dio a motivo della sua maestà, mentre all'uomo conviene la sottomissione per il conseguimento della familiarità con Dio. Quando anche noi facciamo in questo modo, siamo felici della gloria del Signore e, sull'esempio di Giovanni Battista, cominciamo a dire: "Egli deve crescere e io invece diminuire" (Gv 3, 30).

giovedì 15 maggio 2014

«Feuillet de l’Exarchat»: maggio 2014

Nel numero 67 (maggio 2014) del foglio informativo digitale dedicato alla vita dell’Esarcato e le attività delle sue parrocchie è stato dato uno spazio speciale al Decanato d’Italia.

PDF_ICONA    Scarica il pdf : versione francese, versione inglese, versione tedesca

Ai seguenti link è possibile leggere, in versione italiana, gli articoli di P. Vladimir Zelinsky e di P. Sergio Mainoldi, dedicati rispettivamente all’Ortodossia in Italia e alla storia recente del Decanato.

La figura di Paisij Veličkovskij

1. Storia di una santità come fermento di umanità
 
Di Padre Elia Citterio
 

La figura di Paisij Veličkovskij è stata riportata all’attenzione della coscienza ecclesiale in questi ultimi anni con la sua canonizzazione da parte della Chiesa Ortodossa russa e romena, rispettivamente nel 1988 e nel 1992. L’opera di questo grande monaco e starets, che guidava una comunità di circa un migliaio di fratelli, ha costituito senza dubbio un avvenimento di prima grandezza nella storia moderna della Chiesa Ortodossa. Qual è l’importanza di questa figura, celebrata ma ancora poco conosciuta tanto tra i cristiani d’oriente che tra quelli d’occidente?

lunedì 12 maggio 2014

Ipotesi di riferimenti alla sindone nella Liturgia bizantina

Del liturgista cattolico don Nicola Bux

Introduzione

La liturgia bizantina, propria delle Chiese ortodosse nate da quella di Costantinopoli, ma anche delle Chiese greco-cattoliche, conserva alcuni riferimenti indiretti alla presenza e venerazione delle reliquie della Passione di Cristo provenienti da Gerusalemme 1. Tralasciando la questione dell’autenticità, non si può fare a meno di osservare, il nutrito elenco di autori e opere greche che fanno menzione e trattano del Mandylion, reliquia del volto di Cristo, ritenuta perduta da taluni studiosi, o reliquia dell’intero corpo, identificabile per altri con la Sindone di Torino:

giovedì 1 maggio 2014

La Santa Madre Maria Skobtsova: donna dai mille volti, madre in mille modi

mère marie

Questo articolo, adattato da uno scritto del 1999 del rev. P. Michael Plekon, e pubblicato originariamente sull’ottimo sito Ortodossia-russa.net è un ritratto vibrante e significativo della Santa Martire Maria che ho piacere di condividere in occasione del decimo anniversario della sua canonizzazione (1° maggio 2004) assieme ai suoi compagni nel martirio, P. Dimitri Klépinine, Iuri Skobtsov (figlio di Madre Maria), Elia Fondaminski, e del Sacerdote Alexis Medvedkov, dal Santo Sinodo della Chiesa di Costantinopoli.

Suggerisco anche il post del blog della Chiesa russa in Francia "Parlons d'Orthodoxie" che segnala un servizio dedicato "à une des figures les plus marquantes de la sainteté orthodoxe contemporaine en France : Mère Marie SKOBTSOV (+1891-1945)"