Fate ogni cosa per la gloria di Dio (1Cor. 10, 31)

Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

giovedì 28 agosto 2014

San Gregorio Palamas: Omelia 37 sulla Dormizione di Maria

L'omelia che oggi rivolgo alla vostra carità è dettata da un desiderio e da un debito: quello di riversare nelle vostre pie orecchie un discorso di salvezza, e da esso portare nutrimento alle vostre anime. Questo io voglio per l'amore che vi porto e per come è mio dovere secondo i sacri canoni. Ma non solo: ciò che più devo e amo fare a lode della chiesa è pronunciare la lode delle grandezze della sempre vergine e Madre di Dio. Il desiderio da semplice si fa duplice, e mi solleva, mi esorta e mi sollecita, mentre l'inesorabilità del debito mi fa addirittura violenza; ma la mia parola non è in grado di giungere a ciò che è oltre la parola, così come l'occhio non può guardare intensamente il sole.

domenica 24 agosto 2014

La risposta ortodossa alla dottrina latina del purgatorio al concilio di Ferrara-Firenze (1438-1439)

Questo articolo è tratto da Ivan Ostroumov, The History of the Council of Florence. Il libro è uno tra i più importanti in materia. In esso si possono chiaramente vedere le differenze tra i latini e la Chiesa ortodossa.
 
Introduzione (tratta dal libro di Padre Seraphim Rose "L’anima dopo la morte")
 
L’insegnamento ortodosso sullo stato delle anime dopo la morte è uno di quegli argomenti spesso non pienamente capiti neppure dagli stessi cristiani ortodossi, poiché il relativamente recente insegnamento latino sul "purgatorio" ha causato confusione perfino nelle menti delle persone più lontane dal cattolicesimo. La stessa dottrina ortodossa, comunque, spesso non è esposta in forma chiara e precisa. Forse l'esposizione più concisa di tale dottrina è fondata sugli scritti di san Marco d'Efeso al concilio di Firenze nel 1439, convocato particolarmente per rispondere, tra le altre cose, all'insegnamento latino sul purgatorio.
 
Questi scritti ci sono particolarmente preziosi poiché appartengono agli ultimi padri "bizantini" prima dell'era moderna e di tutte le sue confusioni teologiche. Costoro hanno concentrato la nostra attenzione alle fonti della dottrina ortodossa e ci hanno istruito su come avvicinare e capire le fonti stesse. Tali fonti sono: la Sacra Scrittura, le omelie dei Padri, la liturgia della Chiesa, le vite dei santi e determinate rivelazioni e visioni della vita dopo la morte come quelle contenute nel quarto libro dei Dialoghi di san Gregorio Magno.

martedì 19 agosto 2014

San Gregorio Palamas: Omelia sulla Trasfigurazione

 
Da: Gregorio Palamas, "L’uomo mistero di luce increata", Ed. Paoline

Per la venerabile Trasfigurazione del nostro Signore, Dio e Salvatore Gesù Cristo. Si dimostra che la luce della Trasfigurazione è increata

1. Contemplando le meraviglie di Dio

Anche noi lodiamo e ci meravigliamo contemplando questa grande opera di Dio, cioè tutta la creazione visibile. La stessa lode e la stessa meraviglia avevano i sapienti pagani, pieni di stupore davanti alla creazione che scrutavano. Ma la nostra lode è a gloria del Creatore mentre quelli, sciagurati hanno adorato la creatura al posto del creatore. Vogliamo spiegare con chiarezza le parole dei Profeti, degli Apostoli e dei Padri, per il bene di tutti, e cantare allo Spirito, che ha parlato per bocca dei Profeti, degli Apostoli e dei Padri. Anche quelli che sono a capo di eresie pericolose si sforzano di interpretare queste parole, ma a danno di coloro che li seguono, e rifiutano la verità conforme alla fede, usando le parole dello Spirito contro lo Spirito.

venerdì 15 agosto 2014

San Gregorio Palamas: Omelia 7 "Sul digiuno"

Il mare tranquillo, che splende di luce viva, che scintilla e risponde con i suoi barbagli ai raggi per la levigatezza della sua superficie, è una visione dolce allo sguardo. Ma molto più piacevole è non solo vedere, ma anche intrattenersi a parlare con la Chiesa radunata come piace a Dio, libera da tumulti, misticamente illuminata dalla luce divina, quando risponde a quella luce levandosi con le proprie ali, e tende in alto le mani, gli occhi, ogni sensazione ed ogni intendimento.
 
Poiché dunque quest’oggi la grazia dello Spirito m’ha concesso questa amabile visione e voi tutti siete presenti, dopo aver trascorso insieme notte e giorno nel tempio di Dio, ed è possibile ora vedervi qui con il vostro impegno incessante, come alberi sovramondani, piantati presso i corsi delle acque dello Spirito, orsù, anch’io coopererò, per quanto posso, alle irrigazioni che da esso provengono, e come voi alle preghiere del mattino aggiungete le preghiere del giorno, così anche noi, per quanto lo concedono le circostanze, all’istruzione del mattino aggiungeremo quella della sera, per mostrarvi in modo più chiaro i raggiri attraverso i quali il nemico della nostra salvezza cerca con tutti i mezzi di vanificare non solo il digiuno, ma anche la nostra preghiera.

venerdì 8 agosto 2014

La cronaca della visita pastorale a San Remo dell’Arcivescovo Job di Telmesso

Segnalo che sul sito del Decanato d’Italia del nostro Esarcato sono stati pubblicati degli articoli sui momenti salienti della visita pastorale dell’Arcivescovo Job di Telmesso a San Remo. Qui di seguito trovate l’incipit degli articoli. Cliccando sul link “Leggi…” potrete leggere l’intero articolo direttamente sul sito.

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Visita di S. Em. l’Arcivescovo Job di Telmesso al monastero di Demonte

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Martedì 5 agosto 2014, Sua Eminenza l’Arcivescovo Job di Telmesso ha compiuto la sua prima visita pastorale al monastero femminile di Demonte (CN). Dopo essere stato accolto dalle monache, tra le quali è superiora Madre Scolastica, l’Arcivescovo ha presieduto un Moleben in onore di santa Maria Maddalena, alla quale il monastero è dedicato, essendo la Mirofora patrona delle valli occitane, nelle quali pure si trova il sito monastico.   Dopo… Leggi ...

giovedì 7 agosto 2014

Il concetto cristiano di morte

Di Padre Alexander Schmemann, da Russkaya mysl’, marzo 1980.
 
“Soffrì e fu sepolto. E di nuovo risorse…”. Dopo la Croce, dopo la discesa nella morte c’è la risurrezione dai morti – che è la principale, fondamentale e decisiva conferma del Simbolo della fede, una conferma da parte del cuore stesso del cristianesimo. Infatti “se Cristo non è risuscitato, allora la vostra fede è vana”. Queste sono le parole dell’apostolo Paolo, e rimangono ad oggi fondamentali per il cristianesimo. Il cristianesimo è una fede, prima di tutto e soprattutto, nel fatto che Cristo non è rimasto nella tomba, che la vita ha rifulso fuori dalla morte, e che nella risurrezione di Cristo dai morti, l’assoluta, totalizzante legge del morire e della morte, che non ammette eccezioni, in qualche modo è stata spazzata via e superata dall’interno.

mercoledì 6 agosto 2014

Visita pastorale a San Remo

Dal sito dell'Esarcato

Dal 31 luglio al 7 agosto 2014, Sua Eminenza l'Arcivescovo Giobbe di Telmesso ha fatto una visita pastorale a San Remo. Nel pomeriggio del 31 luglio egli ha presieduto una riunione pastorale del clero del Decanato d’Italia durante la quale l'Arcivescovo ha fatto un resoconto dei recenti avvenimenti nella vita della Chiesa ortodossa nel mondo e nella vita dell'Arcidiocesi, e poi ha discusso con il clero di varie questioni pastorali.

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