Fate ogni cosa per la gloria di Dio (1Cor. 10, 31)

Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

lunedì 1 settembre 2014

Messaggio di S.S. il Patriarca ecumenico Bartolomeo I per il Giorno della salvaguardia del Creato

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+ B A R T O L O M E O
PER GRAZIA DI DIO ARCIVESCOVO DI COSTANTINOPOLI
NUOVA ROMA E PATRIARCA ECUMENICO
A TUTTO IL PLEROMA DELLA CHIESA
GRAZIA E PACE E MISERICORDIA DAL CREATORE, CONSERVATORE E GOVERNATORE
DI TUTTO IL CREATO IL SIGNORE E DIO E SALVATORE NOSTRO GESÙ CRISTO
Prot. N. 97

Fratelli e Figli benedetti nel Signore,

La comune Madre di tutti gli Ortodossi, la Chiesa di Cristo, il Corpo dell’eterno Signore, del Teantropo Cristo Gesù, opera affettuosamente con tutte le sue attività,  ovviamente attraverso la Divina Eucarestia e la offerta dei Suoi doni verso il proprio Creatore, il mistero della salvezza dei suoi figli. E fa questo, avendo e dimostrando l’amore infinito e indistinto  verso ogni suo membro, nel grado secondo il quale lo dimostra anche il nostro Padre celeste.

Avendo la presenza di tutti i propri figli sempre nel suo ricordo nella preghiera, la Chiesa mantiene un interesse vivo e un ricordo per ogni cosa che abbia relazione  e influenza con la loro vita. Perciò anche non resta indifferente e senza interesse per la continua catastrofe dell’ambiente naturale, la quale, compiendosi ogni giorno,  a causa della avidità dell’essere umano e del vano avaro sforzo e del profitto, costituisce  nell’essenza una avversione del volto del Signore e così da questo un turbamento del creato e una rottura della corona della esistenza umana e una propria minaccia della continuazione di tale vita.

Il Patriarcato Ecumenico e la nostra Umiltà già da molti anni avendo considerato i segni dei tempi,  ma anche in fedeltà alla funzione eucaristica della Chiesa ortodossa hanno proclamato e dedicato il 1° settembre di ogni anno, inizio del nuovo anno ecclesiastico, a preghiere di supplica e di propiziazione per la custodia  della creazione di Dio, l’ambiente, che ci è stata data in eredità,. Durante questo giorno, pieghiamo il ginocchio dell’anima e del cuore e chiediamo  al Verbo di Dio di vigilare benevolmente  sulla sua creazione e, sorvolando   i peccati e la avidità di  noi uomini, di “aprire la sua Mano e di compiere ogni cosa con bontà” e di  fermare l’andamento catastrofico del mondo.

E’ naturalmente vero, che durante gli ultimi decenni è stato conseguito un significativo successo, non naturalmente sufficiente,  nel settore della protezione dell’ambiente,  con la continua sensibilizzazione dell’ opinione pubblica, con la assunzione di misure preventive e restrittive, con la gestione di programmi sostenibili, con il ritorno a forme moderate di fonti di energia, come anche con molte misure e azioni produttive e considerevoli, per le quali hanno contribuito anche gli sforzi e la sollecitudine della Madre Chiesa di Costantinopoli, in collaborazione anche con fondazioni ed organismi ecologici internazionali.

Festeggiando anche quest’anno la festa dell’Indizione Bizantina ed entrando in un nuovo anno di grazia del Signore, ci rivolgiamo al benedetto Pleroma Ortodosso e a tutto il mondo e chiamiamo tutti ad una continua vigilanza, sensibilizzazione e mobilizzazione delle forze per tornare ad una condizione, se non in assoluto a quella  eucaristica e dossologica dei primi creati, almeno ad una ispirata dalla grazia e dalla misericordia del Signore.

L’illimitato  sfruttamento banditesco  delle risorse naturali della creazione, che costituisce la principale causa della distruzione dell’ambiente naturale, è secondo la testimonianza della teologia, della scienza e delle arti, una conseguenza della caduta dell’uomo, una disubbidienza verso il comandamento del Signore e una non conformazione al volere di Dio.

La Chiesa offre l’antidoto per il trattamento dei mali ecologici, chiamando tutti alla restaurazione della immagine di Dio alla sua antica bellezza originale. La riabilitazione della natura umana decaduta, per ispirazione dello Spirito Santo e la partecipazione ai suoi doni, ripristina la relazione armonica dell’uomo col creato e con la creazione, che Dio ha fatto per la gioia, il godimento e il suo piacere, ma anche per la sua elevazione verso di Lui, il Creatore.

La Madre Chiesa ci chiama  a “ricoltivare nella Parola di Dio e nello Spirito vivificante, l’intero mondo”, come San Simeone lo Stilita, che oggi viene festeggiato e  a salire  dalle cose percettibili e naturali a “quelle oltre la natura” e a “piegarci alle visioni semplici e assolutamente mistiche della teologia”, affinché dalla creazione riconosciamo il Creatore.

La ispirazione dello Spirito Santo che abita tra gli uomini è quella che deifica colui che partecipa a essa e allo stesso tempo unifica  l’uomo col suo ambiente, affinché ciò si percepisca come parte del proprio io e per rispettare ciò, come qualcosa di sacro senza deviare verso abusi ed estremismi.

Il rispetto ed il nutrimento dell’uomo dal mondo naturale sicuramente non si ottiene dal suo utilizzo insaziabile, ma dal suo rispetto, cioè dal rispetto reciproco dell’uomo verso il prossimo, dell’uomo verso gli esseri viventi, ma anche per gli elementi visibili ed invisibili della natura, che hanno forza vitale e un contributo di vita “molto buone” e con sapienza e armonia  sono state plasmate solo con la parola del Signore.

In questo modo potremmo bere acqua dalla pietra vivificante e vedere il sole sensibile  ed essere ricondotti al sole intellegibile della giustizia e contemplare la colonna materiale di San Simeone e vedere la vera colonna della luce, vedere le nuvole delle acque con lo scopo di entrare nella nuvola dello Spirito Santo, nel riposo, dove Cristo è entrato come nostro precursore e dove poter occuparci di essere iscritti con i progenitori nella Chiesa celeste. Solo mossi da questo proposito, rispettando  il contributo di ogni essere vivente  e vegetale alla liturgia pan-cosmica della vita, risolveremo automaticamente attraverso la Divina Grazia, e non attraverso il debole vigore umano, tutti i nostri problemi ambientali.

Tale messaggio di vita è un messaggio di responsabilità per continuare la lotta spirituale  e lo sforzo, pregando, esortando, invitando, supplicando, attirando l’attenzione di tutti sulla necessità di proteggere noi stessi dalla imminente ira, da parte della creazione, a causa dell’estraniamento da essa.

Il continuo attaccamento dell’uomo alle cose terrene e corruttibili sono la provocazione ed i problemi nei confronti della creazione, poiché, quanto più ci volgiamo verso la terra, tanto più ci allontaniamo dal cielo e da Dio.

La Santa Madre e Grande Chiesa di Cristo, assumendo con timore di Dio  il suo mandato responsabile e salvifico per la protezione dell’ambiente e la continuazione della nostra vita, dal punto di vista materiale e spirituale,  del mondo di Dio, intende organizzare un Convegno Ecologico durante il prossimo mese di Giugno, nella propria  sede, con tema: “Teologia, Ecologia e Logos, dialogo sull’ambiente, la letteratura e le arti”. Suo obiettivo il risveglio della coscienza mondiale sul problema particolare e sul significato  specifico della dimensione etica e spirituale della crisi ecologica specifica e sul ristabilimento dell’ambiente nella sua “antica bellezza”, naturale, sacra, santa, perfetta, così come era uscita  dalle mani del Verbo di Dio che la aveva fatta con arte, a nostro godimento e nutrimento, con particolare riferimento alla sua relazione con le arti e la letteratura.

Avendo “in noi stessi la memoria inviolabile dei giudizi” del Signore, testimoniamo da questo Sacro Centro  Panortodosso la verità della parola e richiamiamo la attenzione di tutti sugli orrori che incombono e che la Grazia del Signore per la sua provvidenza filantropica sicuramente non consentirà, chiamando tutti noi a mobilitarci a favore di un ritorno alla Fonte della Vita e per la protezione del mondo ambientale, per intercessione della Santissima nostra Madre di Dio Pammakaristos, di San Simeone lo Stilita e di tutti i Santi. Amen.

Fanar, 1 Settembre 2014

Il Patriarca di Costantinopoli

Bartolomeo I

Fervente intercessore presso Dio per tutti voi.

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