Fate ogni cosa per la gloria di Dio (1Cor. 10, 31)

Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

venerdì 30 gennaio 2015

17 / 30 gennaio: Sant’Antonio il Grande

Sant’Atanasio di Alessandria "La vita di Antonio"

antonio1

Prologo

Avete intrapreso una nobile gara con i monaci dell’Egitto: o uguagliarli oppure superarli, praticando l’esercizio della virtù. Presso di voi ci sono già dei monasteri e la parola monaco è ormai diffusa. Perciò si loderà a giusta ragione il vostro modo di vivere e Dio, per le vostre preghiere, lo realizzerà in pieno. Poiché mi avete chiesto, desiderosi di apprendere la condotta di vita del beato Antonio, in che modo cominciò a porsi al servizio di Dio, chi era in precedenza, quale fine ebbe la sua esistenza, se rispondono a verità le cose che si dicono di lui, perché conquistati dal suo ardore possiate emularlo, ho accettato con grande entusiasmo la vostra richiesta. Quanto a me, il solo fatto di ricordare Antonio sarà causa di grande giovamento.

domenica 18 gennaio 2015

La luce della Teofania

Di San Teofane il Recluso - Da: “Messaggero Ortodosso”, Roma, dicembre-gennaio 1984-1985, n. 21-1, p. 2-4.

Celebrando la Teofania trasferiamoci con il pensiero nel luogo dove avvenne questo evento e con la mente comprenderemo ciò che là accadde. Ecco Vita vera! Voi vedete sulla riva san Giovanni vestito di pelle di cammello con una cintura attorno ai fianchi. Lo circonda un’enorme moltitudine di gente proveniente da Gerusalemme, Giudei, e da tutta la regione del Giordano. Il battesimo del Salvatore era appena avvenuto e gli sguardi di tutti erano rivolti al Figlio dell’Uomo che usciva dall’acqua. Oltre a questo la folla non vede.

mercoledì 14 gennaio 2015

Padre Georges Leroy: la menzogna finale

Dal blog Parlons d'Orthodoxie

Un'altra riflessione, un altro “punto di vista” cristiano e ortodosso sui tragici fatti di Parigi mentre sui “social” tutti dicono tutto, ci viene offerto da Padre Georges Leroy. L’Igumeno George è il rettore della chiesa di Santa Maria Maddalena ad Amos, in Québec, Canada, e fa parte della Orthodox Church of America (OCA)

Il Cristo sofferente
Il “Cristo sofferente”

lunedì 12 gennaio 2015

Vivere da cristiano la propria libertà

Una lucida riflessione del mio confratello, l’Arciprete Vladimir Zelinsky, sulle esecrabili stragi di Parigi.

La provocazione è il mio mestiere. Cito quasi Georges Wolinski, che ha detto che "noi la facciamo da decenni".

Non solo le innumerevoli folle di francesi che si sono riversati per le strade con lo slogan "Je suis Charlie", ma le centinaia di milioni di europei "feriti" dal massacro parigino avrebbero potuto dire qualcosa di simile. Perché, in realtà, non c'è libertà senza provocazione. La sfida è l'anima segreta della libertà della quale Paul Éluard sotto l'occupazione tedesca voleva scrivere il nome sulle ali degli uccelli. Nel tempo della "pace" la si scrive su un foglio ben stampato e per mezzo di caricature.

La libertà è dinamica, a volte aggressiva, perché deve sempre superare i suoi limiti. Essa trabocca, non è in grado di dire a se stessa: Stop! Devi fermarti qui. Farle una lezione di buon comportamento è quasi lo stesso che insegnare l’umanesimo cristiano ai suoi nemici. Perché ad ogni generazione essa va ancora più lontano per evitare di perdere il suo sale che "brucia" sulla sensibilità degli altri.

venerdì 9 gennaio 2015

27 dicembre / 9 gennaio: Santo Stefano Protomartire

Stefano – nome ellenico corrispondente all’aramaico Kelil, maschile di “corona”, cioè incoronato – fu il primo martire della Chiesa cristiana, martire che, come si vedrà, alcuni tendono a identificare con l’apostolo Paolo o lo stesso Gesù Cristo.

giovedì 8 gennaio 2015

Attacco al giornale Charlie Hebdo – Comunicato dei Vescovi Ortodossi di Francia

Dal sito dell’Assemblea dei Vescovi Ortodossi di Francia

Parigi, 7 Gennaio 2015 - I vescovi ortodossi di Francia condannano con la massima fermezza l'attacco ignobile e barbaro perpetrato sul suolo francese oggi. nel cuore di Parigi.

Ciò che è peggio, questo atto era diretto a persone innocenti che si riunivano nel quadro di una conferenza di redazione di un media nazionale, quindi in questo modo si attentava alla libertà di stampa e di espressione, una delle libertà fondamentali della nostra Repubblica.

Questo attacco abietto cerca di seminare il terrore, il dubbio e la divisione. Esso chiama, oggi più che mai, le diverse componenti socio-politiche e religiose dei nostri Paesi a proclamare ad alta voce l'unità nazionale e la coesione di fronte alla barbarie, e riaffermare, con le autorità del nostro Paese, il primato della convivenza nel rispetto dell'ordine pubblico repubblicano, e ciò oltre ogni altra considerazione.

E’ anche importante rimanere estremamente vigili per sconfiggere insieme ogni tentativo di strumentalizzazione della religione per scopi politici e di terrorismo. Nessuna religione può accettare di versare così facilmente il sangue di innocenti.

I vescovi ortodossi di Francia esprimono la loro più profonda solidarietà e compassione a tutte le vittime e le persone coinvolte o ferite da questo attentato e alle loro famiglie.

I Magi d’Oriente

Commento a Matteo 2, 1-12 di San Justin Popovic

dal “Messaggero Ortodosso”, Roma, dicembre-gennaio 1982-1983

Davanti al Salvatore appena nato si chinano per primi le persone semplici ed i sapienti: le persone semplici sono i pastori, i sapienti sono quelli celesti, gli Angeli, e quelli terreni, i Magi dall’Oriente. Tutto ciò che in tutti gli esseri desidera ardentemente Dio, si volse verso Dio fattosi uomo. La buona notizia, che a Betlemme era nato il Messia, era circolata per il cielo e per la terra. In maniera misteriosa e nota solo a Dio, questa buona notizia riecheggiò sia nel mondo degli Angeli che in quello degli uomini. E tutto ciò che è celeste volò sulla terra per chinarsi, per mezzo degli Angeli, a Dio fattosi uomo; così pure tutto ciò che è umano s’affrettò ad adorarlo per mezzo dei pastori di Betlemme ed i sapienti dell’Oriente.

mercoledì 7 gennaio 2015

San Giovanni Crisostomo: Omelia sulla Natività del Signore

PG 56, 385-394
 
 
Vedo uno strano paradossale mistero! Le mie orecchie risuonano dei canti dei pastori, ma i loro flauti non suonano una melliflua melodia, ma cantano con le labbra un inno celeste in totale pienezza.
 
Gli angeli inneggiano!
Gli Arcangeli uniscono le loro voci in armonia!
I Cherubini cantano la loro gioiosa lode!
I Serafini esaltano la sua gloria!

Omelia sulla Natività di San Gregorio Palamas

Gloria nel più alto dei cieli a Dio e sulla terra pace,

agli uomini benevolenza!

Buon Natale a tutti!

* * * * *