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martedì 23 giugno 2015

Incontro annuale del Decanato d’Italia – 2015

Dal sito del Decanato d'Italia dell'Esarcato

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Giovedì 18 giugno 2015, con la benedizione di Mons. Job, si è tenuto l’annuale incontro del Decanato d’Italia dell’Arcivescovado delle Chiese Ortodosse Russe in Europa Occidentale (Esarcato del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli) nei locali dell’Eremo di San Donato (Como), dove si sta organizzando una nuova comunità del Decanato. Vi hanno preso parte tutti i sacerdoti e la gran parte del clero del Decanato, alcune mogli dei sacerdoti, gli accoliti che hanno accompagnato i preti, nonché numerosi fedeli, sia dell’Eremo di San Donato sia di altre parrocchie. L’incontro è iniziato con la concelebrazione della Divina Liturgia, a cui è seguita un’agape nel parco che circonda l’Eremo, preparata dai membri della comunità. La riunione si è svolta a seguire negli antichi locali del monastero. L’accolito della parrocchia di Roma Raffaele Guerra è stato eletto segretario dell’assemblea. In primo luogo sono stati presentati i nuovi arrivi e ciascun rettore ha relazionato sulla situazione particolare della propria parrocchia, soprattutto in relazione ai progetti in corso e a quelli da realizzare in futuro.

Nell’ottica di mettere a parte i nuovi arrivi nel Decanato sulla storia e l’identità dell’Esarcato si è svolto un confronto, animato dal Decano, sulla ricezione delle direttive del Concilio di Mosca (1917-1918) nell’Arcivescovado delle Chiese russe in Europa occidentale. Sono state presentate le posizioni dei teologi più significativi dell’Istituto Saint-Serge (Antonij Kartachov, p. Nicolaij Afanasiev, p. Alexander Schmemann, P. Jean Meyendorff), i quali avevano messo in luce lo spirito politicizzante che permeava la società russa negli anni del Concilio, da cui le loro osservazioni – a tutt’oggi valide – su una corretta ricezione ecclesiale delle indicazioni conciliari, in particolare sul ruolo dei laici, che deve essere quello di co-liturgi ma non di co-amministratori o co-dottori della Chiesa. La discussione si è dunque spostata sull’ecclesiologia eucaristica, che è un’altra eredità notevole della scuola di Saint-Serge e un aspetto centrale della tradizione dell’Esarcato, riflettendo sul fatto che un’ecclesiologia eucaristica non può essere in contrasto con l’ecclesiologia gerarchica, che si fonda sul primato del vescovo nella Chiesa locale. Il Decano ha richiamato alcuni aspetti storici dell’ecclesiologia gerarchica e del rapporto fondamentale da essa stabilito tra il vescovo e l’eucaristia.

Da qui si è poi passati a discutere sulle contestazioni rivolte al Patriarcato e all’Arcivescovo da parte di alcuni membri dell’Esarcato e, in particolare, alla recente dichiarazione di una maggioranza (non specificata dalla dichiarazione) di docenti dell’Institut Saint-Serge. Tutti i presenti hanno espresso grande preoccupazione su questa situazione e hanno sottolineato come non possa essere messa in discussione l’unità tra l’Istituto e l’Arcivescovado, cosa che andrebbe contro la sua stessa storia e la sua missione ecclesiale. Diversi sacerdoti hanno poi espresso disappunto sulle modalità di attacco ad personam contro l’Arcivescovo con toni e modalità inaccettabili per chi si professa membro della Chiesa.

La discussione è continuata su due punti finali: l’organizzazione e la raccolta dei dati attestati nei registri di battesimi, matrimoni e funerali e, infine, il censimento dei beni di ciascuna parrocchia. Ogni rettore provvederà alla digitalizzazione a ritroso degli archivi parrocchiali in modo che possano essere colmate le lacune verificatesi nei precedenti anni.

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