Fate ogni cosa per la gloria di Dio (1Cor. 10, 31)

Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

giovedì 31 dicembre 2015

La pace in alcuni insegnamenti di san Serafino di Sarov

Da: IRINA GORAINOFF, Serafino di Sarov. Vita, colloquio con Motovilov, scritti spirituali, Milano, 1998, 196-198.

La pace dell’anima

Non vi è nulla al di sopra della pace in Cristo, grazie alla quale vengono annientati gli assalti degli spiriti del cielo e della terra. “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano le regioni celesti” (Ef 6, 12).

L’uomo ragionevole dirige il proprio spirito verso l’interiore e lo fa scendere nel cuore. Allora la grazia di Dio lo illumina e si viene a trovare in una condizione pacificata: pacificata perché la coscienza è in pace; più che pacificata perché nel suo intimo contempla la grazia dello Spirito Santo…

lunedì 28 dicembre 2015

Dalle «Omelie sul vangelo di Matteo» di san Giovanni Crisostomo

Se saremo agnelli vinceremo, se lupi saremo vinti
 
Finché saremo agnelli, vinceremo e, anche se saremo circondati da numerosi lupi, riusciremo a superarli. Ma se diventeremo lupi, saremo sconfitti, perché saremo privi dell'aiuto del pastore. Egli non pasce lupi, ma agnelli. Per questo se ne andrà e ti lascerà solo, perché gli impedisce di manifestare la sua potenza.
 
E` come se Cristo avesse detto: Non turbatevi per il fatto che, mandandovi tra i lupi, io vi ordino di essere come agnelli e colombe. Avrei potuto dirvi il contrario e risparmiarvi ogni sofferenza, impedirvi di essere esposti come agnelli ai lupi e rendervi più forti dei leoni. Ma è necessario che avvenga così, poiché questo vi rende più gloriosi e manifesta la mia potenza. La stessa cosa diceva a Paolo: «Ti basta la mia grazia, perché la mia potenza si manifesti pienamente nella debolezza» (2 Cor 12, 9). Sono io dunque che vi ho voluto così miti.

giovedì 24 dicembre 2015

Messaggio di Natale di Mons. Jean di Charioupolis, Locum tenens dell’Esarcato

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Cari reverendi Padri, Fratelli e Sorelle,

Entriamo nel periodo di preparazione al Natale, il digiuno dell’Avvento è già cominciato, così ora siamo orientati verso la celebrazione di un avvenimento che ha cambiato il corso del mondo: la nascita di Dio secondo la carne. Una tale affermazione non dipende che dalla fede, e non dalla razionalità. Colui che la fa, compie una scelta, impegna tutta la sua vita.

mercoledì 23 dicembre 2015

Messaggio di Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo per la Festa di Natale 2015

+ B A R T O L O M E O

PER GRAZIA DI DIO ARCIVESCOVO DI COSTANTINOPOLI NUOVA ROMA E PATRIARCA ECUMENICO

A TUTTO IL PLEROMA DELLA CHIESA GRAZIA, MISERICORDIA E PACE DA CRISTO SALVATORE

NATO A BETLEMME

giovedì 17 dicembre 2015

"Chiudere la porta" di abuna Matta el Meskin

Di abuna Matta el Meskin, da Consigli per la preghiera.

Quando Dio ti chiede di chiudere la porta prima di pregare, vuole ricordarti di separare l’attività esterna alla tua camera dall’attività interna; e questo va fatto per quanto riguarda il cuore, i sensi e le persone.

Riguardo al cuore, è necessario che tu getti via assolutamente tutte le preoccupazioni, i pesi, le ansietà e i timori nel momento in cui ti poni di fronte a Dio, in modo che ti sia possibile entrare nella pace vera che sorpassa ogni comprensione. In questo senso chiudere la porta significa consolidare il proprio cuore al sicuro dietro la separazione che si erge tra il mondo carnale e il mondo spirituale, separazione che equivale a una morte. In altri termini, quando chiudi la porta dietro di te, devi considerarti come morto al mondo carnale e posto di fronte a Dio, per beneficiare della sua provvidenza e per invocare la sua misericordia.

lunedì 7 dicembre 2015

La via Madre Maria Skobtsov a Parigi

Dal Blog Parlons d'Orthodoxie

La rue Mère Marie Skobtsov à Paris

Attendendo l’inaugurazione ufficiale, ecco una fotografia della placca apposta all’inizio della nuova Via Madre Maria  Skobtsov (1891-1945) a Parigi nel 15o arrondissement.

Qui il link alla notizia della presentazione del libro di Xenia Krivochéine “Mère Marie (Skobtsov) - Une sainte qui appartient à notre temps” edito da EXMO, Mosca.

L’evento avrà luogo l’11 dicembre alle 19,30 nella sala conferenze della chiesa dei Tre Santi Dottori (Patriarcato di Mosca) a Parigi.

venerdì 4 dicembre 2015

Omelia I per l'Ingresso della santissima Madre di Dio di san Germano di Costantinopoli

Ogni divinissima festa, la volta che sia celebrata, riempie spiritualmente di gioia i fedeli attingendo da tesori e sorgenti provenienti da Dio. Ma quella che è ora celebrata, attirando gli animi come iniziatrice dei misteri, di tanto risplende maggiormente e al di sopra di tutte, per quanto è a tutti superiore la primeggiante figlia di Dio. Di lei infatti ricorre l'annuale sacrissimo convito, i cui partecipanti debbono essere immuni dal male.

E voi, se vi piace, accompagnatemi benevolmente con pensieri purissimi ed essendo ricoperti di risplendenti ornamenti. Insieme corriamo a raccogliere gli amati fiori del prato che è proprio della Madre di Dio. Cospargiamo di unguenti odorosi la sua bellezza come di boccioli dal colore di rosa che irrompe piena di profumi, come è stato bellamente composto in versi da Salomone che nel Cantico dichiara: «Chi è questa che sale dal deserto, come una colonna di fumo esalante profumo di mirra e d'incenso da ogni polvere di profumiere?» (Ct 3, 6). «Vieni qui dal Libano, o mia sposa, vieni dal Libano» (Ct 4, 8). Perciò scambievolmente esortandoci andiamo alacremente alla salutare e a tutti benefica solennità della Madre di Dio, e inginocchiatici dinanzi al penetrale guardiamo verso la fanciulla che si avanza verso la seconda cortina, Maria, la purissima Madre di Dio, colei che ha posto fine alla privazione della sterilità e con la grazia del suo parto ha superato l'ombra della lettera della Legge (cf. Rm 2, 29).