Fate ogni cosa per la gloria di Dio (1Cor. 10, 31)

Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

domenica 28 febbraio 2016

Comunicato dell’Arcivescovado del 20 febbraio 2016

Dal sito del Decanato d'Italia dell'Esarcato

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Cari fratelli e sorelle,

devo informarvi di gravi eventi che si sono verificati a Nizza negli ultimi due giorni.

Giovedì, 18 i responsabili del “Cimitero Russo della Caucade” che, ricordiamo, è una proprietà privata dell’associazione religiosa ACOR-Nizza, hanno scoperto nel tardo pomeriggio che le serrature del portale del cimitero era state forzate, e una nuova catena con lucchetto erano stati messi sul cancello, insieme a un cartello che indicava che il cimitero era di proprietà della Federazione russa e della Chiesa Ortodossa Russa dal 1867, indicando gli orari visita e il numero di telefono dei nuovi responsabili.

sabato 27 febbraio 2016

Between Cuba and Crete: A Storm Ahead for the Russian Orthodox?

Un articolo molto interessante di Padre Cyril Hovorun del Ptriarcato di Mosca, apparso su The Catholic World Report. Non ho il tempo di tradurlo, ma non è difficile. E poi c’è sempre il nostro amico Google Traduttore che ora compare automaticamente aprendo il post in lingua straniera usando il browser Chrome!

February 26, 2016

The politics behind the meeting of Kirill and Francis in Havana will only intensify as this summer’s Pan-Orthodox Council in Crete draws near.

Russian Orthodox Patriarch Kirill of Moscow and Pope Francis meet at Jose Marti International Airport in Havana Feb. 12. (CNS photo/Paul Haring)

lunedì 15 febbraio 2016

Quando le azioni parlano più delle parole: L'incontro tra il Papa e il Patriarca Kirill Francesco e il vertice di sicurezza a Monaco di Baviera

Di Paul L. Gavrilyuk

Nell’entusiasmo globale per l’incontro “storico” fra il Papa di Roma Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill e per la Dichiarazione Congiunta sottoscritta dai due Primati, si è levata più di una voce se non di critica almeno di sottolineatura delle contraddizioni tra le buone intenzioni e la realtà. Ed anche su alcuni punti della Dichiarazione che, passata l’ebbrezza dell’entusiasmo del momento, pongono degli interrogativi e degli spunti di riflessione. Vi propongo una di queste voci, a mio parere molto interessante, quella del Prof. Paul L. Gavrilyuk, teologo e storico ucraino.

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Il 12 febbraio 2016, due eventi di alto profilo si sono svolti in diverse parti del mondo. Il primo è stato l'incontro tra il capo della Chiesa Ortodossa russa, il patriarca Kirill, e Papa Francesco all’aeroporto di L'Avana, Cuba. Il secondo è stato il giorno di apertura del vertice di sicurezza a Monaco di Baviera, in Germania. Gli ordini del giorno di entrambe le riunioni convergevano su come affrontare la crisi dei rifugiati in Siria e la situazione in Ucraina.

domenica 14 febbraio 2016

Domenica di Zaccheo

L’incontro tra Gesù e Zaccheo
di Roberto Pagani

In preparazione alla Grande Quaresima, la Chiesa bizantina ne richiama l’approssimarsi un mese abbondante prima del suo inizio.

1 / 14 febbraio: Santa Brigida d'Irlanda

di Luigi Beretta

Nacque a Leinster nel 453 circa, figlia di un certo Dubtiaco, e morì a Kildare verso il 524 nel monastero da lei stessa fondato. Ancora oggi è considerata la seconda patrona d’Irlanda assieme a san Patrizio: i due probabilmente non si conobbero mai, ma è molto probabile che san Patrizio, con l’esempio della sua vita abbia avuto una influenza decisiva rispetto alla vocazione monacale di Brigida.

sabato 13 febbraio 2016

Dichiarazione comune di Papa Francesco e del Patriarca Kirill di Mosca

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Il testo integrale della Dichiarazione comune firmata da Francesco e da Kirill

Da vatican.va

«La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi» (2 Cor 13, 13).

venerdì 12 febbraio 2016

Verso Cuba: Kirill e Francesco, tre aspetti dell’incontro

Di Vladimir Zelinskij

Il mondo cristiano aspettava quest'incontro dall’inizio degli anni '90, se non prima. Ed ecco, arriva come per miracolo, ma in un modo ben pianificato, calcolato fino all’ultimo dettaglio e nello stesso tempo in una maniera improvvisa: l’incrociarsi per caso all’aeroporto di un paese lontano. Non è così lontano, però, come può sembrare. Cuba vive ancora sotto l’ombra dell’Unione Sovietica, paese in cui lo Stato decideva tutto: la quantità delle immagini, la qualità dei commenti, ma anche il quadro generale di un avvenimento. Un paese con radici cattoliche, in cui non ci sarà nessun disturbo da parte degli ortodossi che sono “contro”. Il paese-amico della Russia attuale che porta avanti, anche oggi, la sfida al nemico del Nord.

L’annunciato incontro del Patriarca di Mosca e del Papa di Roma presenta tre diversi aspetti: politico, ecumenico, spirituale o, se vogliamo, mistico.

martedì 9 febbraio 2016

Commento al Simbolo della Liturgia

di Vladimir Lossky e Pierre L’Huillier

L’introduzione e il commento dell’articolo 1 del Simbolo di Nicea-Costantinopoli furono redatti da Vladimir Lossky poco prima della sua morte nel 1958. I commenti degli altri articoli furono scritti dall’archimandrita Pierre L’Huillier (consacrato vescovo nel 1968). Il testo fu pubblicato nella rivista Contacts, n 38-39, 1962.

Introduzione

Il Credo o Simbolo della fede è una confessione solenne dei dogmi cristiani, letta o cantata durante la liturgia, prima dell’inizio [della celebrazione] del mistero eucaristico. La prima parola di questo testo sacro in latino – Credo, “io credo” – si riferisce agli articoli che seguono e danno a questa espressione della fede comune del popolo cristiano il valore di un impegno personale di ciascun membro della Chiesa che dice, con tutti gli altri: “credo” e più avanti “confesso”, “attendo” (o “spero”).