Fate ogni cosa per la gloria di Dio (1Cor. 10, 31)

Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

domenica 28 agosto 2016

15/28 agosto: la beata Dormizione della tutta-santa Madre di Dio e sempre-vergine Maria

La Chiesa celebra oggi la beata Dormizione della tutta-santa Madre di Dio e gli uffici di questa festa affermano con chiarezza la fede nella sua resurrezione corporale e nella sua ascesa al cielo. La liturgia infatti mette la Madre di Dio in relazione con la nostra salvezza e ne canta la sua resurrezione. Alcuni testi liturgici, così come certe tradizioni, offrono indizi precisi in questo senso. Il primo fatto particolarmente noto è la totale assenza, constatata da sempre, di reliquie corporali della Madre di Dio.

venerdì 26 agosto 2016

Terremoto: messaggio del metropolita Gennadios d’Italia e Malta al presidente Mattarella.

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Da AgenSir.it

Anche “la Sacra Arcidiocesi Ortodossa partecipa al lutto della nostra Italia!”. Lo scrive il Metropolita Gennadios, arcivescovo Ortodosso d’Italia ed Esarca per l’Europa Meridionale nei messaggi di condoglianze inviati al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, al ministro dell’Interno Angelino Alfano e ad altre autorità religiose, civili e militari del nostro Paese. “Le notizie del terribile terremoto che ha flagellato le popolazioni dell’area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, ha colpito profondamente non solo il mio animo, ma anche quello del clero e dei fedeli della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia”, scrive il metropolita Gennadios che assicura le preghiera della comunità ortodossa perché “il Padre allevi e risollevi le sofferenze fisiche dei nostri fratelli che stanno affrontando la dura prova degli sconvolgimenti naturali e voglia propiziare una rinascita delle città ancor più belle, accoglienti e prospere del passato. E’ con tali sentimenti che a Voi, alle comunità duramente colpite dal terremoto e a tutto il popolo Italiano esprimo di tutto cuore la vicinanza spirituale e condivido la pena e le preoccupazioni di quella cara popolazione”.

lunedì 22 agosto 2016

9/22 agosto: San Mattia Apostolo

È stato l’apostolo Pietro a fare in un certo senso il suo ritratto, senza rendersene conto. Dopo l’Ascensione di Gesù, infatti, egli dice alla piccola comunità cristiana in Gerusalemme che bisogna dare un sostituto al traditore Giuda Iscariota, riportando a dodici il numero degli apostoli. E lascia la scelta ai fratelli di fede.

9/22 agosto: San Mattia Apostolo

Di San Mattia si parla nel primo capitolo degli Atti degli Apostoli, quando viene chiamato a ricomporre il numero di dodici, sostituendo Giuda Iscariota. Viene scelto con un sorteggio, attraverso il quale la preferenze divina cade su di lui e non sull’altro candidato, scelto tra quelli che erano stati discepoli di Cristo sin dal Battesimo sul Giordano, Giuseppe, detto Barsabba.

Lo storico della Chiesa, Eusebio di Cesarea (ca. 265 - ca. 340), nella sua Storia ecclesiastica, narra: "Si racconta anche che Mattia, che fu aggregato al gruppo degli apostoli al posto di Giuda, ed anche il suo compagno che ebbe l’onore di simile candidatura, furono giudicati degni della stessa scelta tra i settanta" (1, 12). Dunque Mattia dovrebbe aver fatto parte di quella spedizione di 72 discepoli che Gesù mandò a due a due davanti a sé per predicare in ogni città e luogo dove stava per recarsi, e che tornarono entusiasti dicendo: "Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome" (Luca 10, 17).

Il greco Matthias (o, in alcuni manoscritti, Maththias) è un nome derivato da Mattathias, in ebraico Mattithiah, che significa "Dono di Dio" (San Mattia non va confuso con l'evangelista Matteo). Sebbene le tradizioni parlino di Mattia evangelizzatore in Medio Oriente e in Africa, il suo nome ha raggiunto già nei primissimi secoli cristiani l’Europa settentrionale e la città tedesca di Treviri lo venera come patrono.

venerdì 19 agosto 2016

6/19 agosto: festa della Trasfigurazione

Nel mese di agosto cadono le ultime due delle dodici grandi feste, entrambe collegate con il “digiuno per la Dormizione di Maria”, che dura dal 1° al 15 agosto (dal 14 al 28 agosto del calendario civile). Per la rigorosità con cui si propone l’emulazione della Vergine nella preghiera e nel digiuno, questo periodo è molto simile alla quaresima pasquale: è vietato anche cibarsi di pesce, ad eccezione del giorno 6, festivo.

mercoledì 17 agosto 2016

L’icona della Madre di Dio di Iviron

 
 
La tradizione vuole che questa icona sia stata dipinta direttamente dall'evangelista Luca. Nel IX sec. l'icona era di proprietà di una vedova che viveva a Nicea, città dell'Asia minore, attualmente scomparsa, ma all'epoca molto famosa perché sede dei due noti concili ecumenici, nel primo dei quali (325) fu composto il Credo di Nicea. Durante il regno dell'imperatore iconoclasta bizantino Teofilo i soldati irruppero nella casa della vedova, dove in una piccola cappella l'icona della Madre di Dio occupava il posto d'onore. L'ordine dei soldati era quello di sequestrare e distruggere tutte le immagini sacre trovate sia presso le case dei sudditi, quanto presso i luoghi sacri. In segno di disprezzo, uno dei soldati sfregiò l'icona con la sua spada e subito del sangue cominciò a sgorgare dalle guance della Vergine, proprio nel punto ove la spada aveva colpito.

domenica 14 agosto 2016

1/14 agosto: inizia il Digiuno della Dormizione

Dominato dalla gioia pasquale, il cristianesimo ortodosso è tutto all’insegna della speranza e della fiducia unita però, come suggeriscono le numerose rappresentazioni del Giudizio Universale presenti in molte chiese (nell’ortodossia si parla di “Tremendo Giudizio”), alla serietà e alla necessità della penitenza (in greco metanoia), cosa particolarmente evidente nella pratica del digiuno. Coscienti del valore esemplare del periodo veterotestamentario, e ancor più dell’esempio di Gesù e dei suoi discepoli, per i cristiani ortodossi vale anche oggi il monito della Didaché (8, 1) di digiunare settimanalmente, non come i Farisei il lunedì e il giovedì, bensì il mercoledì e il venerdì.

Col formarsi del ciclo liturgico annuale, il periodo di digiuno per eccellenza divenne la Settimana Santa, da cui derivò poi il Grande Digiuno (40 giorni) della Passione in ricordo dei quaranta giorni di digiuno trascorsi da Cristo nel deserto. Su questo modello si formò poi il Digiuno di Natale, legato alla nascita di Cristo e parimenti di quaranta giorni, a partire dal 15 novembre.

domenica 7 agosto 2016

Nicola Kavasilas: La preghiera nell’esperienza ecclesiale

Di Pietro Galignani

Da Simposio Cristiano, ed. dell'Istituto di Studi Teologici Ortodossi "S. Gregorio Palamas", Milano 1989, pp. 63-82.

L'impero bizantino subì nel sec. XIV profonde tensioni che incisero profondamente la sua storia. Nicola Kavasilas, che ha pensato in questo periodo, visse tra la ripresa dell'umanesimo greco e la riaffermazione dell'esperienza mistica, tra i progetti per ridare coesione e vitalità allo stato e le manovre destabilizzanti delle potenze mediterranee, tra l'avanzata dell'esercito turco e i tentativi di unione ecclesiale.

Durante la sua giovinezza si schierò con Giovanni Cantacuzeno contro la reggenza per Giovanni Paleologo. Nel 1349 Giovanni, Demetrio Cidone e Nicola progettarono di ritirarsi in un monastero ma il progetto non ebbe esecuzione. Nel 1354 l'imperatore Giovanni Vi abdicò e si ritirò in un monastero e forse ebbe la compagnia dell'amico Nicola.

lunedì 1 agosto 2016

San Serafino di Sarov

Colloquio con Motovilov

Era un giovedì. Il cielo era grigio. La terra era coperta di neve. Spessi fiocchi continuavano a turbinare nell’aria quando Padre Serafino iniziò a conversare con me in una radura vicina al suo "piccolo eremitaggio" di fronte al fiume Sarovka che scorreva ai piedi della collina. Mi fece sedere sul ceppo d’un albero da poco abbattuto mentre lui si rannicchiò di fronte a me.

— Il Signore mi ha rivelato — disse il grande starez — che dalla vostra infanzia avete sempre desiderato sapere quale sia il fine della vita cristiana. Per questo avete interrogato diverse persone alcune dei quali ricoprivano anche alte cariche ecclesiastiche. Devo dire che dall’età di dodici anni ero perseguitato da quest’idea e che, per questo, avevo rivolto tale domanda a parecchie personalità ecclesiastiche senza mai aver ricevuto una risposta soddisfacente. Lo starez avrebbe dovuto ignorare tutto questo.