Fate ogni cosa per la gloria di Dio (1Cor. 10, 31)

Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

venerdì 27 gennaio 2017

14 / 27 gennaio: San Sava, illuminatore e primo arcivescovo dei Serbi († 1235)

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Di Daniel Rogic, Santi della Chiesa ortodossa serba, vol. 1 (gennaio-aprile), Servitium-Interlogos 1997

Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta (Mt 6,33).

14 / 27 gennaio: la Santa isapostola (uguale agli apostoli) Nino, illuminatrice della Gruzia (Georgia)

Santa Nino di Georgia, in georgiano: წმინდა ნინო, in greco Άγιη Νίνω, anche conosciuta come Cristiana (Kolastra, ca. 296 – ca. 338 o 340), predicò ed introdusse il Cristianesimo in Georgia.

mercoledì 25 gennaio 2017

12 / 25 gennaio: Santa martire Tatiana di Roma

                                           

Santa Taziana di Roma

di Antonio Borrelli

Con il nome Taziana sono conosciute due sante martiri, una ad Amasea insieme ad altre quattro compagne e la cui ricorrenza è al 18 agosto; e l’altra martire a Roma, di cui parliamo, celebrata al 12 gennaio. La più antica notizia su questa santa, risale alla seconda metà del secolo VII e si trova in un “Itinerario” di quell’epoca, inserito da Guglielmo di Mamesbury nei suoi “Gesta regum Anglorum”, dove si legge: “Et in monte Nola sancta Tatiana (pausat)”.

giovedì 19 gennaio 2017

6 / 19 gennaio: la santa Teofania: storia e significato della festa

Tratto da: Mother Mary and P. Kallistos (Ware), “The Festal menaion”, Faber and Faber, London, 1969, pp. 55-59, trad. A.G. (in Italia Ortodossa, anno V n. 17 1982).


Nella tradizione orientale questa festa celebra il battesimo di nostro Signore nel Giordano, non l’adorazione dei Magi. La struttura generale dei servizi è la stessa del Natale, con una vigilia speciale e la lettura delle Ore Regali il 5 gennaio, che prevede uno stretto digiuno. La Teofania è contraddistinta, tuttavia, da una cerimonia speciale, non celebrata a Natale: la Grande Benedizione delle Acque. Ciò avviene due volte, il 5 gennaio dopo la Liturgia, e il 6 gennaio alla fine del Mattutino o (più usualmente) dopo la Liturgia. La prima benedizione è compiuta in chiesa; la seconda, se possibile, all’aria aperta sulle rive di un fiume, di una sorgente o del mare. Nei paesi dove l’inverno è estremamente rigido, dei buchi vengono aperti nel ghiaccio dei fiumi gelati. (…)

domenica 15 gennaio 2017

2 / 15 gennaio: San Serafino di Sarov

San Serafino di Sarov è senza dubbio uno dei santi più popolari della Russia moderna. Nacque come Prohor Moshnin nella città di Kursk nel 1759 da una famiglia di mercanti. All’età di dieci anni si ammalò gravemente e durante il periodo di malattia ebbe una visione della Madre di Dio, che gli promise la guarigione. Alcuni giorni dopo, la miracolosa icona della Madre di Dio di Kursk venne portata in processione per le strade della città, ma a causa del maltempo la processione fu accorciata e deviata nei pressi della casa natale di Prohor. La mamma avvicinò il piccolo all’icona e questi guarì in poco tempo. Sin dalla più giovane età Prohor amava frequentare la Chiesa, ritirarsi in preghiera e leggere le biografie dei santi.

2 / 15 febbraio: L’Incontro del Signore

del protopresbitero Alexander Schmemann

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Quaranta giorni dopo il Natale, le parrocchie della Chiesa ortodossa celebrano l’Incontro del Signore. Dato che di solito cade in un giorno feriale, questa festa è quasi dimenticata, ma comunque questo è il momento in cui la Chiesa completa “il tempo del Natale”, rivelando e ricapitolando il pieno significato del Natale in un flusso di gioia pura e profonda. La festa commemora e contempla l’evento narrato nell’Evangelo di san Luca. Quaranta giorni dopo la nascita di Gesù Cristo in Betlemme, Giuseppe e Maria, mantenendo la pratica religiosa di quel tempo, “portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come sta scritto nella legge del Signore...” (Luca 2, 22-23). L’Evangelo continua:

sabato 14 gennaio 2017

1 / 14 gennaio: La circoncisione del nostro Signore e salvatore Gesù Cristo e memoria di san Basilio il Grande

Tratto da: http://www.oca.org/FSlives.asp

L’ottavo giorno dopo la sua Natività, il nostro Signore Gesù Cristo è stato circonciso in conformità con la legge del Vecchio Testamento. Tutti i neonati di sesso maschile erano sottoposti alla circoncisione quale segno dell’Alleanza di Dio con il santo progenitore Abramo e la sua discendenza (Genesi 17, 10-14, Levitico 12, 3).

lunedì 9 gennaio 2017

27 dicembre / 9 gennaio: Santo Stefano Protomartire

Icona di Santo Stefano protomartire, inizio XIII secolo (Monastero di Santa Caterina, Monte Sinai)

Dagli Atti degli apostoli (6, 8 - 7, 5. 47-60)

In quei giorni Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva miracoli e segni grandi tra il popolo. Sorsero allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, Cirenei, Alessandrini e altri della Cilicia e dell'Asia, a disputare con Stefano, ma non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava.

domenica 8 gennaio 2017

I dodici giorni di Natale nella Chiesa ortodossa

Tratto da: http://www.johnsanidopoulos.com/

I dodici giorni di Natale sono un periodo festivo che collega tra loro due grandi feste del Signore: la Natività e la Teofania. Durante questo periodo una celebrazione conduce ad un’altra. La Natività di Cristo è una celebrazione di tre giorni: il nome ufficiale del primo giorno è “La Natività secondo la carne del nostro Signore, Dio e Salvatore Gesù Cristo”, e celebra non solo la Natività di Gesù, ma anche l’Adorazione dei pastori di Betlemme e l’arrivo dei Magi; il secondo giorno viene indicato come la “Sinassi della Theotokos”, e ricorda il ruolo della Vergine Maria nell'incarnazione; il terzo giorno è conosciuto come il “Terzo Giorno della Natività”, ed è anche il giorno della festa del Protodiacono e Protomartire Santo Stefano.

Il 29 dicembre è la Festa Ortodossa dei Santi Innocenti.

La Post-festa della Natività (simile alla ottava occidentale) continua fino al 31 dicembre (quel giorno è noto come l’Apodosis o “restituzione” della Natività).

sabato 7 gennaio 2017

L’icona del Natale del Signore

La Vergine dà oggi alla luce l'Eterno e la terra offre una grotta all'Inaccessibile. Gli angeli cantano gloria con i pastori, i magi camminano con la stella, poiché per noi è nato un tenero Bambino, il Dio che è prima dei secoli.

(Kondakion della Natività di Romano il Melode - sec. VI)

Gli elementi che compongono l’iconografia bizantina della scena della Natività sono Maria, il Bambino, Giuseppe, la stella, gli angeli, gli animali, i pastori e i Magi (nella tradizione ortodossa, infatti, la memoria della nascita di Gesù comprende anche l’episodio dell'arrivo dei Magi). Lo schema della composizione di tale icona risale ai sec. III - IV, e, pur tenendo conto degli elementi descrittivi del racconto evangelico, lo reinterpreta teologicamente.

Il Santo Natale

Rallegratevi, o giusti!
Gioite grandemente, o cieli!
Danzate di gioia, o monti, perché Cristo è nato!
La Vergine è divenuta come cherubico trono.
Porta nel suo seno il Verbo di Dio, fatto carne.
I Pastori glorificano il neonato.
Gli uomini sapienti offrono i doni al Signore.
Gli Angeli lodano e cantano:
O Signore, inaccessibile, gloria a Te!

(Lodi della vigilia di Natale)

La tua natività, o Cristo Dio nostro,
ha fatto risplendere sul mondo la luce della conoscenza.
In essa, infatti, gli adoratori degli astri
impararono da una stella
ad adorare te, Sole di giustizia,
e a riconoscere te, Oriente venuto dall’alto:
Signore gloria a te!

(Tropario della festa)

domenica 1 gennaio 2017

Domenica che precede il Natale del Signore

La genealogia di Gesù Cristo

da “The Winter Pascha”, di p. Thomas Hopko

La lettura dell’Evangelo per la Divina Liturgia nella Domenica prima di Natale è “la genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo”, tratta dall’Evangelo secondo san Matteo. Questa genealogia elenca le generazioni di persone da Abramo a Davide, alla cattività babilonese del popolo di Israele, alla nascita di Gesù. Si tratta di una genealogia selezionata, che termina con l’apparizione di “Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo” (Matteo 1, 16). Si differenzia dalla genealogia presentata nell’Evangelo di san Luca, che inizia con Gesù “era il figlio (come si credeva) di Giuseppe”, e ritorna dal principio alla fine non semplicemente ad Abramo ma ad Adamo (Luca 3, 23-38).

Ci sono molti motivi per presentare la genealogia di Gesù negli Evangeli, fra i quali vi è l’affermazione che Gesù, essendo realmente il Figlio di Dio, come tutti gli Evangeli testimoniano, è venuto “nella carne”, come un vero essere umano. Questa affermazione è stata di fondamentale importanza al tempo degli apostoli e delle prime generazioni cristiane, perché, a differenza di oggi, la tentazione del primo periodo del cristianesimo non era quella di negare la divinità di Gesù, ma di negare la sua vera e autentica umanità.