Fate ogni cosa per la gloria di Dio (1Cor. 10, 31)

Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

domenica 16 aprile 2017

Pasqua: Cristo sconfigge la morte!

Dai Discorsi di Sant’Efrem diacono. (Disc. sul Signore, 3-4. 9)


Il nostro Signore fu schiacciato dalla morte, ma a sua volta egli la calpestò come una strada battuta. Si sottomise spontaneamente alla morte, accettò volontariamente la morte, per distruggere quella morte, che non voleva morire. Nostro Signore infatti uscì reggendo la croce perché così volle la morte. Ma sulla croce col suo grido trasse i morti fuori dagli inferi, nonostante che la morte cercasse di opporsi. La morte lo ha ucciso nel corpo, che egli aveva assunto.

sabato 15 aprile 2017

Questo è il sabato benedetto

Del Protopresbitero Alexander Schmemann - da "Mattutino del Santo Sabato. Con le Lodi e il Salmo 118. Preparato da David Anderson e John Erickson" Introduzione del Rev. P. Alexander Schmemann.


Il “Grande e Santo sabato” è il giorno che collega il Santo Venerdì, la commemorazione della Croce, con il giorno della Risurrezione di Cristo. Per molti la vera natura e il significato di questa “connessione”, la stessa necessità di questo “giorno intermedio”, rimane oscuro. Per una buona maggioranza di fedeli, i giorni “importanti” della Santa Settimana sono Venerdì e Domenica, la Croce e la Risurrezione. Questi due giorni, tuttavia, restano in qualche modo “disconnessi”. Vi è un giorno di dolore, e poi, vi è il giorno della gioia. In questa sequenza, il dolore è semplicemente sostituito dalla gioia…

venerdì 14 aprile 2017

Il grande e santo Venerdì: la Croce

Del Protopresbitero Alexander Schmemann, da Holy Week: A Liturgical Explanation for the Days of Holy Week (La Santa Settimana: Spiegazione Liturgica per i giorni della Santa Settimana), pubblicato da St Vladimir’s Seminary Press.


crocifissione

Dalla luce del Santo Giovedì, si entra nelle tenebre del Venerdì, il giorno della Passione di Cristo, della Morte e della Sepoltura. Nella Chiesa antica questo giorno veniva chiamato “Pasqua della Croce”, perché esso è davvero l’inizio di questa Pasqua o Passaggio il cui senso ci sarà progressivamente rivelato, in primo luogo, nella meravigliosa quiete del Grande e Benedetto Sabato, e, poi, nella gioia del giorno della Risurrezione.

giovedì 13 aprile 2017

La Mistica Cena ed il tradimento di Giuda

Dal Commento all'Evangelo di Matteo del padre nostro san Giovanni Crisostomo - da “Messaggero Ortodosso”, Roma, gennaio-aprile 1987.

Oggi, fratelli carissimi, il Signore Gesù Cristo fu consegnato ai nemici, in questa sera che s’approssima i Giudei lo catturarono e se ne andarono con lui. Ma non lasciatevi prendere dalla tristezza udendo che Gesù fu tradito. O meglio, lasciatevi prendere dalla tristezza e piangete amaramente non per Gesù tradito, ma per il traditore Giuda, poiché il tradito salvò l’universo, mentre colui che lo tradì dannò la sua anima. Il tradito siede ora in cielo alla destra del Padre, mentre il traditore è ora nell'Ade aspettando l’inevitabile castigo. Su di lui piangete e sospirate, per lui affannatevi così come il Signore pianse per lui. Vedendolo, si legge nella Scrittura, Gesù “si turbò e disse: Uno di voi mi tradirà” (Giovanni 13, 21). Quant'è grande la misericordia del Signore: il tradito soffre per il traditore; vedendolo, scrive l’Evangelista, “si turbò e disse: Uno di voi mi tradirà”. Perché egli si afflisse? Per mostrare il suo amore e nello stesso tempo per insegnarci che il male non è di colui che lo sopporta, ma di colui che lo causa. Sopportare il male ci apre il Regno dei Cieli, causarlo ci precipita nella Geenna e nel castigo. Perché, tu domanderai, colui che fece cambiare vita alle peccatrici, non ebbe la forza di attrarre a sé il discepolo? Egli aveva la forza di attirare a sé il discepolo, ma non volle renderlo buono piegando la sua volontà e portandolo a sé con la forza…

L’Ultima Cena

Del protopresbitero Alexander Schmemann

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Due importanti eventi caratterizzano le sacre ufficiature del Santo e Grande Giovedì: l’Ultima Cena del Signore Gesù Cristo con i suoi discepoli e il tradimento di Giuda. Il significato più profondo di questi due eventi è l’amore. L’Ultima Cena è la rivelazione escatologica dell’amore salvifico di Dio per l’uomo, l’amore che è il cuore della salvezza. Il tradimento di Giuda rivela che il peccato, la morte e l’autodistruzione sono anch’essi dovuti all’amore; ma un amore distruttivo, un amore che divide, disperde e conduce là dove domina tutt’altro che l’amore. Proprio qui sta il mistero di questo unico giorno, del Santo Giovedì. Le sacre ufficiature, dove la luce e le tenebre, la gioia e il dolore sono stranamente mescolati, ci provocano mettendoci di fronte ad una scelta dalla quale dipende la destinazione finale di ciascuno di noi.

lunedì 10 aprile 2017

La Fine – i primi 3 giorni della Grande e Santa Settimana

Del Protopresbitero A. Schmemann



Lunedì, Martedì, Mercoledì:

Questi tre giorni, che la Chiesa chiama Grandi e Santi hanno uno scopo molto preciso all'interno dello svolgimento liturgico della Santa Settimana. Essi dispongono tutte le sue celebrazioni, nella prospettiva della Fine; ci ricordano il significato escatologico della Pasqua. Molto spesso la Santa Settimana è considerata una delle “belle tradizioni” o delle “abitudini”, una “parte” ovvia del nostro calendario. La diamo per scontata e ne godiamo come di un evento annuale a noi caro, che abbiamo “osservato” sin dall'infanzia, di cui ammiriamo la bellezza delle ufficiature, lo sfarzo dei riti e, ultimo ma non meno importante, ci piace il frastuono della tavola pasquale. E poi, quando tutto questo è stato fatto riprendiamo la nostra normale vita.

domenica 9 aprile 2017

Domenica delle Palme - Ingresso del Signore in Gerusalemme

di Roberto Pagani

Contrariamente a quanto si può supporre, la celebrazione della domenica delle Palme all’inizio della settimana santa non ha una origine gerosolimitana, dove veniva celebrata durante l’ottava dell’epifania, ma nasce in ambiente costantinopolitano. Sono almeno due gli elementi che depongono a favore di questa tesi, sostenuta dai più insigni storici della liturgia: un sermone di san Giovanni Crisostomo e la lettura evangelica giovannea che mette in sequenza l’episodio della risurrezione di Lazzaro, l’ingresso di Gesù in Gerusalemme e la Pasqua. Già dalle Costituzioni Apostoliche sappiamo che il sabato e la domenica precedenti la Settimana Santa erano di carattere festivo e giungevano al termine del cammino quaresimale, di cui comunque non facevano parte. Sono tanti gli elementi che nella tradizione bizantina sono rimasti ancor oggi a testimoniare questa visione.

sabato 8 aprile 2017

Sabato di Lazzaro, annuncio della Risurrezione

di P. Alexander Schmemann, da The Christian Way

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La gioia che permea e illumina il servizio del Sabato di Lazzaro sottolinea uno dei temi principali: la vittoria prossima di Cristo sull'Ade. “Ade” è il termine biblico per indicare la morte ed il suo potere universale, per indicare quell'ineludibile tenebra che fagocita tutta la vita e con la sua ombra avvelena il mondo intero. Ma ora – con la risurrezione di Lazzaro – “la morte comincia a tremare”. Un duello decisivo tra la Vita e la Morte comincia a darci la chiave di lettura per l’intero mistero liturgico della Pasqua. Già nel IV secolo il Sabato di Lazzaro era chiamato “l’annuncio della Pasqua”. Perché, infatti, si annuncia e si anticipa la splendida luce e la pace del prossimo Il Grande Sabato, giorno della Tomba portatrice di vita.

venerdì 7 aprile 2017

25 marzo / 7 aprile: Festa dell’Annunciazione

Il 25 marzo (7 aprile del calendario ecclesiastico) la Chiesa celebra la festa dell'Annunciazione della Tuttasanta Madre di Dio e sempre Vergine Maria, una delle maggiori feste dell'anno liturgico bizantino. E' una festa despotica.

domenica 2 aprile 2017

Quinta domenica di Quaresima - di santa Maria Egiziaca

di Roberto Pagani

L’ultima domenica del percorso quaresimale si riflette in una grande meditazione che ricapitola la condizione dell’uomo peccatore dando significato al cammino di conversione. La principale intenzione educativa è quindi quella di concludere la Quaresima e di guidare verso i due eventi che inaugurano il transito pasquale, introducendo nella Settimana Santa attraverso il sabato e la domenica seguenti: la risurrezione di Lazzaro e l’ingresso di Gesù in Gerusalemme. Ai consueti esempi tratti sia dall’Antico che dal Nuovo Testamento, si aggiunge, come già nella quarta domenica Giovanni Climaco, una figura singolare che, molto probabilmente, a un cristiano di tradizione occidentale dice poco o nulla: santa Maria Egiziaca.

sabato 1 aprile 2017

19 marzo / 1 aprile: i santi martiri Crisanto (o Crisante) e Daria

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I santi Crisanto e Daria, patroni della città di Reggio Emilia, vissero e morirono nel III secolo, l’anno del martirio si suppone fosse il 283; sono ricordati singolarmente o in coppia in svariati giorni dell’anno secondo vari Martirologi e Sinassari, mentre il famoso Calendario Marmoreo di Napoli e per ultimo il Martirologio Romano, li ricordano il 25 ottobre, mentre la Chiesa ortodossa ne fa memoria oggi.