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Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima (Johann Sebastian Bach)

venerdì 7 aprile 2017

25 marzo / 7 aprile: Festa dell’Annunciazione

Il 25 marzo (7 aprile del calendario ecclesiastico) la Chiesa celebra la festa dell'Annunciazione della Tuttasanta Madre di Dio e sempre Vergine Maria, una delle maggiori feste dell'anno liturgico bizantino. E' una festa despotica.

La scena dell'Annunciazione viene spesso rappresentata sui due battenti della porta bella dell'iconostasi dove assume un duplice significato simbolico. Da un lato costituisce l'ingresso nel santuario, come l'Incarnazione in essa rappresentata costituisce l'ingresso dell'Umanità nella vita nuova, l'inizio del nuovo patto.

Dall'altro è alla base di quelle immagini / eventi che attraverso la scena dell'Ultima Cena - collocata di solito al disopra di essa - e passando per la crocifissione alla sommità dell'iconostasi giunge alla gloria del Pantocratore, al centro della calotta dell’abside o della cupola.
L'angelo dalle vesti fluttuanti reca in mano il bastone proprio dei messaggeri, l'altra mano è nel segno della benedizione: due dita piegate ad indicare le due nature del Cristo e le altre tre che simboleggiano la Tuttasanta Trinità.

La Vergine in atteggiamento tra lo stupefatto, il timoroso ed il ritroso è avvolta nel maforion scuro, simbolo di umiltà: è la terra arata pronta a ricevere il seme da far fruttificare. E' seduta su un trono dorato collocato sopra una pedana ed i suoi piedi calzati di porpora, simbolo di regalità, sono posti su di un piedistallo che la innalza al disopra della natura angelica. 

La Vergine sta filando la porpora della tenda del tempio come narrano gli Apocrifi. Dal cielo scende un raggio che non è di luce, ma di ombra, secondo l'Evangelista: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo."

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